| Caiazzo. Vandalismo, lettori allarmati. Caiazzo. Vandalismo, lettori allarmati (giustamente). Riceviamo e pubblichiamo: Caro Gianni, volevo portare all’attenzione tua e dei tuoi lettori qualche considerazione riguardo ciò che si è verificato, nottetempo, qualche settimana fa: gli atti vandalici su muri e segnaletica dell’intera Caiazzo firmati a vernice rossa da un nuovo mitomane (come dimenticare IENA… ). Ora sia chiaro, lungi da me l’esigenza di trovare un capro espiatorio, credo che tutti, anche senza conoscere il responsabile di queste azioni si aspettino da parte delle autorità delle risposte su quello che è successo. É impensabile che avvenimenti come questo passino completamente inosservati, senza parlare, inoltre, del fatto che molte persone vanno risarcite. Lasciando tutto al passare del tempo e alla dimenticanza comune fa solo in modo che venga alimentata in qualcun altro con gli stessi connotati dei famosi writers, la sensazione che è sufficiente uscire dopo una certa ora per sentirsi liberi di fare qualsiasi cosa. Ma è mai possibile che nessuno abbia visto o sentito nulla? E’ naturale pensare che non siano serviti 10 minuti per rovinare ogni angolo dell’intero paese ma almeno qualche ora, oltre che un mezzo di trasporto, quindi ripeto, è mai possibile? Non dobbiamo poi allarmarci più di tanto se talvolta accade che in pieno centro storico qualche auto viene, diciamo, “illuminata” con benzina e fiammifero! Il passo dal vandalismo pittorico patologico alla piromania non è poi tanto lungo a mio avviso e sicuramente ci vuole molto meno tempo per appiccare un fuoco che non per imbrattare un intero paese! Non voglio inoltre contestare l’operato delle autorità, nè tantomeno insegnare a qualcuno il proprio mestiere, parlo più di senso civico che di altro. Per quanto riguarda le indagini, sicuramente non c’è bisogno di un lettore di Teleradionews che solleva il problema, per notare che la telecamera esterna della sede della Banca Popolare di Ancona nel centro storico è puntata perfettamente su uno degli ormai noti simboli rossi (o almeno spero che non ce ne sia bisogno). Non ci sarà inoltre bisogno dell’intervento di un lettore di teleradionews per accorgersi che quel simbolo è formato da due lettere (”k” e “j”), che il satanismo non c’entra assolutamente nulla, e che basta andare a trovare qualche defunto al cimitero di Caiazzo per notare sul lungo muraglione che affaccia sul parcheggio un messaggio scritto palesemente dalla stessa mano, con la stessa vernice, col famoso simbolo affianco, e firmato (per esteso, non ci crederete) da due “artisti” i cui nomi (pseudonimi ovviamente) iniziano proprio per “k” e “j”. Ribadisco il concetto, sono sicuro che non ci sia bisogno di queste mie parole (o almeno lo spero). Mi farebbe piacere sapere, caro Gianni, come la pensi e magari come la pensano i tuoi lettori. Grazie. (Un lettore di Teleradionews). Il dibattito è aperto; la redazione da tempo sollecita l’accertamento dell’effettivo possesso dei requisiti indispensabili per fregiarsi del titolo di città del buon vivere e quindi iniziative atte a far tornare Caiazzo fulcro dell’intero comprensorio, cun una classe politica all’altezza della situazione.
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