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Frenesia anale

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xmen
view post Posted on 2/6/2010, 12:39     +1   -1




Zio Marco era il barzellettiere di famiglia . era di una simpatia contagiosa . aveva un bar . è un posto dove le barzellette circolano , così quando c’erano incontri familiari o matrimoni , sparava barzellette a raffica . cristina , la sua barista , era molto più giovane di lui una gran bella fighetta il viso era un po’ cavallino…ma il corpo ed il culo ….amici il classico culo parlante . quando portava le consumazioni ai tavoli gli occhi erano attratti dal suo sbattimento di chiappe ..qualcuno degli avventori cominciò a dire “ viva il culo di cristina “ all’inizio ci restò male ma poi appoggiava il vassoio e faceva la classica mossa…. era un crescendo di applausi . imparò anche a sollevarsi la gonna….accennando la “ mossa “ napoletana riscotendo applausi a scena aperta . si sposarono ma non ebbero figli .una volta zio marco si è sfogato con me .
“ non potrò mai avere figli cristina è solo lei e culo . se voglio farla arrabbiare devo dirle che voglio chiavarla ma quando lo prende in culo si trasforma in una ninfomane e non ne ha mai abbastanza “
quando andavo al bar , davo generose palpate al culo di cristina e dicevo allo zio “ vorrei trovarmi anch’io un culo così bello e disponibile nel mio letto “ poi stanchi del bar , delle nebbie milanesi e pieni di soldi , acquistarono un bar sulla riviera ligure . ci vedevamo solo se per lavoro passavo a salutarli . facevo fare una piroetta a cristina “ è sempre il più bel culo del bar “ ho parlato solo di culo ma anche il resto non era da buttare , le tette non erano molto grosse ma perfette e la bocca…bocca da pompini….a proposito di tette crescendo mi piacevano sempre di più . una volta l’ho stuzzicata “ te le sei rifatte ? “ estrasse una tetta dal reggiseno “ succhiala e poi dimmi se è ciccia o silicone “…e non mi sono fatto pregare .
zio marco morì improvvisamente . andai a confortarla e dopo il funerale mi pregò di fermarmi qualche giorno “ sempre se puoi “ tornai a trovaradopo parecchi mesi ed una sera dopo cena “ gigi ho deciso di vendere il bar sola non ce la faccio, i soldi non mi mancano . questa casa è nostra e se proprio mi annoio andrò a fare la barista è il mio mestiere “

dopo qualche anno c’incontrammo ad un matrimonio . ero cresciuto e lavoravo già da parecchi anni . finito il pranzo iniziarono le danze . cristina era seduta sola , sembrava in castigo e l’invitai a ballare . “ sai gigi che stentavo a riconoscerti , sei diventato un bell’uomo “ mi piaceva il contatto con il suo corpo e pensando al suo culo…., mi si era indurito il cazzo . lo sentì contro una coscia ed .approfittando di un angolo un po’ nascosto abbassò una mano dandomi una prolungata palpata … “ hai un bel cazzo gigi mi piacerebbe provarlo “ quella sua frase mi fece tirare ancora di più l’uccello . se ne accorse e lo palpò con più intensità . ci rifugiammo nei gabinetti…. le strinsi i seni….le misi una mano sotto l’abito e salendo le accarezzai la figa . chiuse gli occhi gustandosi quel brevissimo contatto “ non lo vorresti adagiare ? “ – “ e se poi ci scoprono ? “ ma la voglia ci fece fare una bella chiavata . i piedi ,ma pur sempre una gran bella chiavata .. prima di lasciarci le chiesi il suo indirizzo ed il n° di cell. “ se vuoi venirmi a trovare avvisami “ passarono diversi mesi e dovendo andare per lavoro dove abitava , le telefonai e mi disse che la settimana successiva era a casa . abitava in una bella villetta immersa nel verde un po’ isolata . suonai il campanello e attesi…stavo per andarmene quando udii girare rumorosamente le chiavi nella serratura .
zia cristina apparve sorridente . il suo bel viso era incorniciato dai capelli neri e ricci . indossava dei corti pantaloncini neri aderentissimi ed una canotta bianca .
“ scusa gigi stavo finendo di vestirmi dopo aver fatto la doccia “ il seno era libero da qualsiasi costrizione. Entrai senza staccare gli occhi da quel delizioso corpo . mi strinse , ci baciammo sulle guance ma le mie mani strinsero quelle belle tettone ….
Mi fece accomodare sul divano in salotto e lei si sedette nella poltrona alla mia destra … conversammo , mi raccontava le sue tristi giornate “ gigi non pensi di mettere su famiglia ? “ le dissi che ero scapolo per scelta . sopperivo alla mancanza di una fidanzata… “ al giorno d’oggi una donna che te la presta la trovi facilmente “.. le sue gote arrossirono e sorrise maliziosa . .mi alzai e prendendola per mano la feci sedere sulle mie gambe .infilai una mano nei pantaloncini neri e divaricò le gambe….e l’altra mano su un seno . mi gustavo il suo corpo… appoggiai le labbra sulle sue …si ritrasse “ sai che sono anziana ? “ – “ a sentire il seno duro e le cosce ben tornite non direi che sei anziana “ allargò le gambe appoggiandole sui braccioli sedendosi su di me .il suo viso era enigmatico , le infilai le mani nella canotta accarezzandole la schiena , socchiuse gli occhi leccandosi le labbra . appoggiai le mie labbra sulle sue continuando a palpeggiarla …..la desideravo “ questa canotta mi sembra un po’ stretta non ti dà fastidio ? “ con grande naturalezza la sfilò , le sganciai il reggiseno le sue belle bocce mi fecero venire duro il pene…… li soppesai , succhiai e gustai i capezzoli , mi divertivo a stimolarli con la lingua…ne strinsi uno in mano ciucciandolo “ come sei bravo gigi ho una voglia matta di un bel maschio “
dovevo approfittare della sua voglia e l’ alzai spogliandola . le diedi un bacio sulla bocca “ sei bellissima cristina , girati “ mi spogliai al volo , appoggiai il mio petto sulla sua schiena e strinsi i seni . il cazzo si era impennato , divaricò le cosce e lo sistemai tra le cosce contro la figa… abbassò una mano toccando la cappella “ com’ è bella dura “ le dissi “ non lo vorresti dentro ? “ si mise in ginocchio sul divano , offriva alla mia vista il culetto con le natiche perfettamente modellate .le feci scorrere la lingua nel solco anale baciandole il buco del culo…la scosse un fremito convulso “ il mio letto è sempre vuoto riempiamolo “ cristina si stese dicendo “ ci facciamo un bel 6 9 ? “ mi succhiava il cazzo con maestria insospettabile mentre io le lappavo le grandi labbra , mugolava di piacere la dolce cristina.. era tanta la voglia che stavo per venire , l'eccitazione repressa era troppa e l’avvisai , ma lei imperturbabile “ schizzami tutto in gola…..e così feci . accolse tutta la sborra , si girò , me la fece vedere e l’iingoiò sorridendo….Eravamo entrambi soddisfatti di quel sensuale giochetto…

Ci riposammo chiacchierando , baciandoci….. abbracciati fino a che lei mi espresse il desiderio di prenderlo in culo “ allo zio non piaceva , aveva paura di sporcarsi il cazzo “ estrasse dal comodino un flacone di olio per massaggi , lo passò sulla punta del cazzo….si girò mettendosi alla pecorina “ ungimelo bene ma fai piano ti prego “ dopo aver unto il buco e stimolato lo sfintere con l’olio , misi il cazzo nella sua passerina…non era bagnata era fradicia “ ho detto nel culo non nella farfallina “ e quando il cazzo fu ben impiastricciato del suo succo , appoggiai la cappella su buco magico “ cristina ascoltami bene mentre appoggio il cazzo spingi come se dovessi…cag… “ appoggiai la cappella spingendo un po’ “ brava così , adesso rilassati “ magicamente la cappella entrò nel suo culo “ tesoro ti ho fatto male ? adesso ripetiamo l’operazione , ma spingi un po’ più di prima “ e questa volta il cazzo sparì nel suo bel culo…” ti ho fatto male gioia mia ? “ “ nooo me lo sento tutto nel culo , mi fa un po’ male perché non sono più abituata ad accogliere un bel cazzo “ ben presto quel dolore si trasformò in urla di piacere . sentivo il cazzo gonfio al massimo , le guidavo le chiappe muovendole finchè i venti centimetri del mio cazzo sparironotutti nel culo con una naturalezza disarmante . più la pompavo più godeva , si passava un dito veloce sul clitoride gonfio. Mi pregò , in un attimo di lucidità , di sborrarle nel culo. non me lo feci ripetere due volte e dopo una serie di inculate veloci e profonde , il mio orgasmo esplose incontenibile .
Le feci il pieno di sperma e cristina sembrò essere la donna più felice del mondo .
Esausti ci sdraiammo sul letto , mi dava la schiena e così potei vedere la sborra uscirle pian piano dal culetto arrossato . con un asciugamano tamponai il buco…. avrei voluto farle una foto in quel momento per farle vedere com’era sfondato ….... dopo esserci rilassati e tenendoci per mano ,andammo in bagno e sotto un’abbondante doccia calda tornammo alla normalità…. l’abbracciai riempiendole il collo di baci…soffriva il solletico ma mi lasciò fare . “ cristina dove andiamo a cena “ mi fece sedere in braccio a lei “ gigi dovremmo vestirci stiamo qui , domani ci penseremo “ indossava un paio di calzoncini ed una maglietta leggera . mentre cucinava la baciavo , le palavo il culo e le tette….si sfregava addosso a me come una gattina….dopo cena mi fece sedere in poltrona sedendosi sulle mie gambe e chiacchierammo fino all’ora di andare a letto .
Andò in bagno ed uscì nuda “ dormo sempre così libera di muovermi come voglio “ ed io feci altrettanto . si adagiò su di me “ come sei bello caldo “ sentì il cazzo duro di sasso “ non è ancora stanco ? “ la baciai sul collo palpandole il culo , le strizzai i seni “ non può essere stanco per una bella donna “ le presi una mano appoggiandola sul cazzo duro e pulsante…” ti sembra stanco ? “ si mise in ginocchio acanto a me per succhiarmi il cazzo …che bocca , che lingua….le torturavo il buco del culo e si muoveva per farsi penetrare il dito…” se ti metti bene in ginocchio ti regalo un bel clistere di sborra “ rise fino alle lacrime ma poi si mise inginocchio a cosce spalancate…le spennellai la cappella nel solco anale , arretrava ma io m allontanavo “ gigi non farmelo sospirare ho troppa voglia “ e mentre finiva le parole le piantai la cappella nel culo…l’accolse con un gran sospirone “ che bello gigi . mi fai rivivere tane belle emozioni “ che culo e che chiappe sode , belle rotonde le allargai e questa volta entrai senza tanti complimenti …abbassò le spalle arretrando finchè non sentì il mio corpo incollato al suo “ gigi stai fermo se riesci , lasciamelo gustare bene è un piacere magico “ non mi mossi finchè non lo fece lei … con molta pazienza le lavorai il culo prima con la sola cappella penetrandola poco e piano ma poi aumentando penetrazioni e spinte . ben presto perse il controllo arretrando freneticamente , facevo fatica a tenerle i fianchi da tanto arretrava con forza ” ti piace gioia mia “ ed in un sussurro “ sììì , gigi sìì dai , spingi sei magico , spingiii , sfondami il culo , sborrami dentrooo “ ci misi tutto il mio impegno finchè le sparai nell’intestino una bella sborrata…ma continuò a muoversi rallentando finchè il cazzo …uscì da solo .mi ero steso , mi venne a cavalcioni baciandomi , accarezzandomi . coccolandomi “ tutto mi sarei aspettata meno cha la tua visita “ e dopo una lunga pausa ed aver stretto in mano quello che restava del cazzo “ ed essermi gustata il tuo cazzo nel culetto “ ci addormentammo stanchi , nudi , la strinsi contro il mio corpo ,cercò il cazzo “ mi ha fatto proprio un bel servizio “ una sua mano che mi toccava mi svegliò .
“ ciao gioia vieni sopra e scaldami “ si distese su di ma a pelle di leopardo , le accarezzavo quel favoloso culo , le baciavo le tette ..naturalmente il pene fece la sua parte con una bella erezione . cristina lo cercò con una mano… e lo scappellò . nella sua mano pulsava “ gigi se volessi un bel servizio penetrante me lo faresti ? “ le tiitllai il foro anale , i suoi movimenti divennero sempre più frenetici , la baciai a lingua in bocca “ mettiti bene in posizione che iniziamo bene la giornata “ le feci un prolungato ditalino , poi con i suoi umori vaginali le inumidii il culetto . come puntai la cappella sull’ano arretrò facendoselo entrare fino ai coglioni….strinse subito i muscoli anali gustandosi il cazzo . lo lasciai dentro senza muovermi , lo facevo solo pulsare “ che bel risveglio gigi avevo proprio bisogno di un po’ di piacere “ ero ben riposato ed il cazzo fece il suo dovere… cristina se la godeva con gridolini di gioia finchè le sborrai in culo il liquido vizioso… quei pochi giorni volarono e continuai a far godere cristina come meglio riuscivo . mi salutò con tristezza “ gigi vieni ancora a trovarmi quando puoi “ e stringendo il cazzo da sopra i calzoni “ mi è piaciuto gustarlo nel culo , avevo proprio bisogno “
 
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