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Adamo e le nonna

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view post Posted on 1/6/2010, 00:30     +1   -1




Adamo aveva da sempre nutrito insolite fantasie erotiche che lo portavano ad essere attratto da donne molto avanti con gli anni. Una in particolare stimolava le sue voglie: la nonna Giulia, la madre di suo padre. Giulia abitava con la famiglia di Adamo, che era figlio unico. Il ragazzo aveva ora 20 anni ed era studente universitario, e nonostante avesse avuto le sue esperienze sessuali, la nonna rappresentava ancora, e più di prima, la sua massima aspirazione. La donna, ormai 65enne, aveva un corpo più che prosperoso, con due tette esageratamente grosse, un culone ampio e cosce carnose. I chieletti di troppo e le inevitabili rughe non facevano altro che aumentare l’attrazione sul nipote, il quale impazziva di libidine per il viso da vecchia bagascia della nonna. Fino ad allora Adamo aveva sempre represso questa insana voglia limitandosi a masturbarsi in suo onore, ma adesso aveva deciso di provarci. Voleva assolutamente scoparsi la nonna. La convinzione che Luisa fosse una troia lo incoraggiava, ma comunque era difficile dire alla propria nonna “voglio scoparti”. Ma ormai era deciso ed aspettava solo l’occasione propizia. I suoi genitori avevano l’abitudine di uscire il sabato sera, e lui pensò che in una di quelle occasioni doveva concretizzare il suo insano progetto. Quel sabato i genitori uscirono per una cena con gli amici e avrebbero fatto certamente le ore piccole, e Adamo restò in casa con la nonna. Cenarono insieme e poi lui l’aiutò a sparecchiare la tavola e mettere a posto. Si trovavano in cucina quando Giulia disse:
“Adamo sei stato carino ad aiutarmi, ma è sabato vai a divertirti con i tuoi amici”.
Lui rispose prontamente “è più piacevole stare con te” e lei ribattè “sei gentile ma alla tua età chissà quante ragazze sono lì ad aspettarti”. E Adamo “nessuna delle ragazze lì fuori vale te”. Giulia si mostrò compiaciuta del complimento e disse qualcosa che il ragazzo non si aspettava; “Ma allora non ti sono passate le fantasie che nutrivi da ragazzino nei miei confronti?”. Adamo non si aspettava che la nonna fosse a conoscenza dei suoi desideri erotici e restò interdetto. Quasi preso in contropiede e dopo un attimo di imbarazzato silenzio, la nonna chiese ancora “mi sono sempre chiesta cosa ci trovassi di attraente in una vecchia come me”. Adamo si riprese dalla sorpresa e rispose
“le tue forme abbondanti mi hanno sempre fatto impazzire e se posso essere sincero ti dico che il tuo viso e la tua espressione mi hanno fatto sempre pensare ad una donna piena di voglie. Una di quelle donne che a letto fanno impazzire gli uomini”. Giulia scoppiò in una fragorosa risata e aggiunse “beh in effetti in quanto a Adv
voglie non ti sbagli”, e così dicendo si girò verso il lavabo dando le spalle al nipote. Lui, ormai eccitatissimo e incoraggiato dall’atteggiamento della nonna, le si avvicinò e cingendola per i fianchi le fece sentire tutta la sua erezione sulle grosse chiappe. La nonna non si sottrasse a quelle attenzioni, anzi strofinò il culone sul palo rigido imprigionato nei pantaloni. Adamo salì con le mani fino ad arrivare alle enormi tette, le toccò e soppesò, le strinse e stuzzicò i capezzoli. Giulia lo lasciò fare per qualche istante, poi si voltò verso di lui dicendo
“vuoi vederle? Vuoi vedere come sono e toccarle?”. Senza aspettare risposta si aprì la camicetta e tolse il reggiseno mostrando orgogliosa al nipote quelle due montagne di carne, che se pur cadenti fino ad arrivare sulla pancia anch’essa abbondante, erano per il ragazzo il massimo della libidine. Le guardò incantato e poi si tuffò a palparle, baciarle, leccarle e succhiare i capezzoli grossi e scuri. Giulia portò una mano alla patta del giovane ed armeggiò fino a tirarglielo fuori facendolo svettare in tutta la sua maestosa erezione.
Lo strinse nella mano complimentandosi per la potenza che mostrava, e poi si inginocchiò mettendoselo tra le tette. Lo imprigionò in mezzo al seno, strofinò la cappella gonfia di piacere sulle areole, se lo passò su tutte le tette e poi lo imprigionò di nuovo muovendo le mammelle nella più classica delle spagnole. Adamo era troppo arrapato per resistere a lungo e sborrò copiosamente schizzandole sul viso gli spruzzi di sperma caldo ed cremoso. La nonna lo ripulì con la lingua e lo prese in bocca, e sentì quel cazzo che incredibilmente tornava immediatamente duro. Allora con aria soddisfatta disse “sei di nuovo pronto, adesso ti porto nel mio letto e ti faccio divertire con calma”. Nella stanza la donna si spogliò mostrando al nipote quel corpo esageratamente abbondante. Adamo si denudò in un attimo e si tuffò con la testa tra le gambe della nonna. Baciò e leccò quelle due colonne di carne che erano le cosce e poi assaporò la fica slinguandola e penetrandola usando la lingua come un piccolo cazzo. Giulia godeva tenendogli le mani sulla testa schiacciandogli il viso sulla vulva. Adamo leccava e palpava cosce e culo. Poi si posizionò su di lei, tra le sue gambe aperte e la penetrò. Finalmente il suo cazzo duro e rigido entrava nella donna che aveva sempre desiderato. Lo faceva scorrere aritmicamente e ogni tanto si fermava completamente immerso in lei per farglielo sentire tutto dentro. La nonna godeva come una vacca e lo incitava con frasi oscene “si così sbattimi fottimi come una troia ti piace sbatterti questa vecchia troia, vero? Dai godi goditi la puttana di tua nonna sbattimi come hai sempre desiderato!”.
Adamo questa volta riuscì a resistere a lungo portando la nonna a ripetuti orgasmi, ma alla fine si lasciò andare e sborrò nel ventre caldo e accogliente di sua nonna. Giulia avrebbe voluto tenerlo ancora nel suo letto e lui lo voleva ancora di più. Ma si era fatto tardi e i genitori potevano rientrare, così dovettero lasciarsi e il ragazzo tornò nella sua stanza. Ma la nonna gli fece una promessa che era tutto un programma: “questo è stato solo l’inizio, vedrai come ti farò divertire..."
 
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