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A scuola di sesso dalla zia

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view post Posted on 1/6/2010, 00:05     +1   -1




un mio zio possiede un grande negozio che conduce con la moglie, una gran bella figa. era la sua giovane commessa. possiede una bella villa in montagna e mi avevano invitato a trascorrere una decina di giorni con loro. non so sciare, mi sarei accontentato di rilassarmi, riposarmi, ma l’improvvisa partenza dello zio ha fatto il resto.
questo è un breve riassunto di quei giorni…
buona lettura.

i primi giorni dormivo fino a tardi e nel pomeriggio con la zia andavamo a passeggiare sulla neve.
una sera lo zio disse che la mattina dopo saremmo andati in un rifugio in quota. l’idea mi attivava ma quando la mattina scesi a fare colazione, zio mi disse che doveva andare a casa perchè dovevano consegnarli della merce per il negozio… che delusione. zia la lesse sul mio viso. mi accarezzò e mi baciò “ci penserò io a farti divertire e farti passare la delusione“. si dedette in poltrona davanti a me accavallando le gambe... che belle cosce. mi chiese se avevo la fidanzata. un po' imbarazzato le risposi di no “sai zia sono molto timido“ finse o non volle capire perché mi disse “hai mai fatto sesso?“. zia è una gran bella donna, mi sentivo il viso avvampare e non sapevo cosa dire o fare, mi fissava con un'espressione maliziosa, aveva capito tutto. con un filo di voce dissi che avevo fatto solo sesso manuale e rise sorniona, si avvicinò prendendomi per mano e alzandomi dalla sedia, mi fece sedere sul divano accanto a lei. mi diede un bacio su una guancia, mi accarezzò e mi disse dolcemente “se vuoi ci penso io a far divertire il mio bel nipote - mi strinse il cazzo duro - c'è sempre una prima volta. per tutto“. a sentire quelle. parole fui preso dal panico. a zia avevo dedicato molte seghe è una bella donna molto giovanile, bionda con le curve al punto giusto. seduto vicino a lei sul divano sentivo il profumo del suo corpo. mi sorrideva dolcemente mi diede un bacio su una guancia “rilassati, vedrai che scopare è bello ed è del tutto naturale”. il cazzo s’impennò, mi faceva quasi male. zia si alzò ed iniziò a spogliarsi, sfilò il maglione ed i pantaloni rimanendo maliziosamente in reggiseno e perizoma. non riuscivo a controllarmi. zia si avvicinò dicendo ”coraggio ora tocca a te, ma visto che per te è la prima volta, penserò a tutto io, non dovrai fare altro che fare quello che ti dirò ed imparare“. mi sfilò camicia e pantaloni, avevo il cazzo che guardava il cielo …zia l’ha visto e sorridendo: ”tesoro della Adv
zia sei tesissimo, cerca di rilassarti“. fino a quel momento non avevo detto niente, pensavo a tutte le seghe che mi ero fatto pensando a lei. si avvicinò sculettando, lo prese in mano da sopra gli slip, mi baciò e leccò il petto. Si allontanò, mi guardò leccandosi le labbra prese il cazzo in mano “mi piace insegnare a scopare ad un ragazzo giovane, se poi insegno a mio nipote”. dandomi le spalle si slaccia il reggiseno, si gira e “queste sono le tette, ti piacciono?“. annuii deglutendo, si avvicinò e
“toccale e senti come sono belle sode e calde“. allungo timidamente una mano “come sono belle zia vorrei baciarle“ e con un gran sorriso
“baciale pure sono tutte tue“. avvicino la bocca e bacio il capezzolo, lo prendo in bocca e lo succhio, lo lecco con la lingua allungo una mano e stringo una tettona, guardo il viso di zia, ha gli occhi socchiusi e si lecca le labbra, appoggia una mano sul mio pene, mi guarda negli occhi e dice: ”come hai fatto a non scopare con un uccello così bello“. mi sfila le mutande e me lo mena; “per un uccello del genere perdo la testa“ - avevo il cuore in gola - “adesso cucciolo ti faccio un bel pompino ma mi raccomando quando stai per venire dimmelo che non vorrei che tu mi sborrassi in faccia“. feci sì con la testa, incominciò baciandomelo dai coglioni fino alla cappella senza staccare gli occhi dai miei… poi si divertì a stuzzicarmi il filetto lo sfregò con un polpastrello, lo prese quasi tutto in bocca e dopo un paio di minuti di su e giù si staccò chiedendomi “cosa ne dici sono stata brava?“ - “sei fantastica zia se solo avessi saputo che era così bello” sorrise soddisfatta “e siamo solo all’inizio, alzati e andiamo in camera da letto“.
mi fa stendere, avevo l’uccello teso, vibrante e sempre più in tiro, era rimasta solo con il perizoma “ho voglia di mangiare ancora un po’ il tuo bell’uccellone, mi raccomando non venire che siamo solo agli inizi“. con il capo annuii, zia è in piedi, si lecca le labbra sfila il perizoma, nuda è bellissima, il suo corpo è armonioso e ben fatto, il cazzo vibra da solo mi sembra stia scoppiando. “adesso viene il bello“ -”sììì zia mi piaci, sei bellissima“ sono state le mie uniche parole. Sale sul letto e gattonando mi mette la figa davanti alla bocca ”questa è la figa è qui dentro che dovrai mettere il tuo uccello prima però me la devi scaldare con la lingua, vediamo se sei capace di leccarla“. mi passarono davanti agli occhi le foto dei giornaletti hard, i maschi che leccavano e succhiavano la figa ma non dissi nulla. ”cucciolo adesso me la dovresti leccare soprattutto qui, questo è il clitoride il punto dove la donna gode come una troia“. pensando alle foto gliela baciai, poi allargai le grandi labbra ed incominciai a leccargliela come se fosse un gelato mentre lei incominciava ad emettere dei mugolii, piegò le gambe aprendola tutta, infilai un dito la smanettavo e leccavo, leccavo, le aspiravo gli umori. il suo ventre sembrava esplodere, allungò le mani scompigliandomi i capelli “leccala, leccalaaaa, dai leccala, sei bravo mi stai facendo venire, leccalaa sìì così“. dopo un pò si alza dal letto, apre un cassetto e tira fuori un preservativo: “sei ancora inesperto non vorrei mai che mi venissi dentro, perché non prendo a pillola“ – “mettimelo tu non so come si fa“.
me lo infila, non capivo più nulla stavo per impazzire, si mette a cavalcioni su di me tenendosi sollevata. “sei pronto?“ disse “Si“ risposi. impugna l’uccello lo tiene dritto, lo porta all’entrata della fica “spingi un po’ ma fermati quando te lo dico io“. Infilai con un solo colpo la cappella, in quel paradiso. il suo viso s’illuminò di un sorriso: ”gigi è favoloso, è bellissimo sentirsi dentro il cazzo vibrante, sembra che tu abbia sempre chiavato“ – “è la tua figa stretta che è favolosa!“
Incominciò a muoversi ma molto lentamente, mi prese le mani e se le appoggiò sulle tette dicendomi di strizzarle i capezzoli. Stare in quella figa era un’esperienza stupenda, il piacere che provavo mi fece aumentare il ritmo e zia fremeva, si dimenava emettendo dei sospiri e dei mugolii “sei bravissimo gigi, ti sento, lo sentoo“. aumentai il ritmo delle pistolate, le tette di mia zia andavano su e giù, mi sembrava di vedere un film porno ma il cazzo piantato nella figa era il mio. ci muovevamo abbastanza bene, andavo dentro e fuori da quella figona sempre più calda e bagnata. mi fermai un momento per respirare e poi ricominciai a chiavarla… sentii l’uccello pronto per sborrare: ”zia sto per venire“. forse non mi aveva sentito, guardandomi in faccia e sorridendo continuava a gustarsi il mio uccello ”vengo zia, vengooo“ urlai e scaricai una bella sborrata; ”amore della zia questo è il sesso, ti è piaciuto?“ - "mi sembrava di essere in paradiso“ risposi. mi accarezzò, mi baciò il viso.
”sei ancora alle prime armi ma prometti bene e hai ancora tanto da imparare. ti sei comportato proprio bene ed è piaciuto anche a me“.
si stese su di me, sentivo il suo corpo ansimare, strusciava le tettone sul mio corpo. dopo una serie di baci e palpate in bagno mi lavai il cazzo impastato dai nostri umori, andai nella mia stanza e mi addormentai.

zia mi svegliò con un bacio dicendomi che il pranzo era pronto. feci la doccia e la raggiunsi a tavola. zia indossava una vestaglia leggera e trasparente che arrivava a metà coscia. le diedi un bacio palpando le tettone. Mentre mangiavamo parlavamo della scopata che avevamo fatto e zia mi disse “non ti montare la testa, questo è solo l’inizio di quello che si può fare. non abbiamo fatto neanche un 69, abbiamo scopato in una sola posizione e non mi hai ancora scopato il culo“.
A quelle parole mi venne duro, speravo che continuasse nella lezione, invece si alzò per andare a lavare i piatti. mentre li lavava io sparecchiavo la tavola; notai che sotto non aveva niente, era nuda. pensai che era una gran bella troia, le andai dietro e feci sentire in mio uccello sul culo. si fermò un momento ma poi riprese a lavare i piatti dicendo: “tanto non hai il fegato di farlo“. infilai le mani palpando le tettone , le accarezzavo e le strizzavo, le baciai il collo ebbe un brivido intenso “se fai così non lavo più i piatti“ speravo che continuasse lei le lezioni. pensai che era giunto il momento di provare a fare qualcosa da solo. gli andai dietro, tirai su la vestaglia per scoprirle il culo, bello, sodo che belle chiappone. gliele palpai con entrambe le mani, ondeggiava il culo, avevo il cazzo duro, cercai di piantarglielo ma non riuscivo a trovare il buco. zia si mise a ridere, mi diede un bacio su una guancia, poi si piegò allargò le gambe e con le mani si aprì le cosce
“adesso lo vedi il buco del culo? punta l’uccello e spingi tesoro, spingi ma fai piano“. il cazzo trovò subito la strada ”bravo il mio gigi hai fatto centro, sì sì cosììì ora spingi tesoro“. si mise a 90 ed mio cazzo sparì nel culo, in quel momento mi sembrava di toccare il cielo con un dito perché sentivo il calore del culo. ”bravo gigi, bravo sìì così cosìììì, sù dai spingi piccolo mio, spingilo dentro bene e tutto“.
Diedi un paio di pompate si piegò allargando le gambe, che spettacolo, il mio cazzo era tutto nel suo bel culone, i coglioni sbattevano contro. la pompai come un ossesso, zia cominciò a venire con gridolini di piacere che poi si tramutò in un suono gutturale e rauco, muoveva il corpo da tutte le parti, la sentivo venire il mio povero uccello navigava nel culo…”zia vengoo, vengooo“. se lo sfilò velocemente, mise la bocca davanti al cazzo e “dammi tutto il tuo miele sborrami tutto in bocca dai sborrami, sborramiii“. le schizzai in bocca ma anche sul viso…se la lasciò colare sulle labbra e se la gustò da gran troia, si adagiò sul letto, il suo respiro era affannato. le pulii il viso con un fazzolettino e poi glielo accarezzai “ti ho fatto male zia?“ – “nooo mi hai fatto godere come una troia, mi sei piaciuto“. si staccò, mi prese per mano e andammo in camera da letto
“mi è piaciuto ma sono stanca, dormo un po’“.
si è sdraiata spalancando le gambe facendomi vedere la figa, le baciai la bocca facendole un delicato ditalino e si addormentò. quando si svegliò il suo viso era riposato.
”Adesso tocca a te farmi godere, ricordati che la calma è la virtù dei forti, incomincia leccandomi le tette e poi leccarmi la figa“ dopo poco che leccavo mi disse “è proprio bravo il mio nipotino ha imparato in fretta a far godere la zia siiii così da bravo sii“. incominciò a rilasciare i suoi umori, il sapore amarognolo mi stimolò a succhiargliela in profondità poi infilai due dita facendole un ditalino. iniziai piano accelerando man mano lo sfregamento. arcuò la schiena spalancando la figa “sto godendo, sto godendo ancora come una troia bravo cucciolo mio, bravo“
Mi stavo esaltando, volevo che godesse di più fino a quando mi disse: ”adesso sbattimelo dentro , ma tutto non resisto più dal desiderio …voglio goderre, godere“. non vedevo l’ora di sentirmelo dire, mi alzai, appoggiai la cappella tra le grandi labbra e lo spinsi dentro, quasi con violenza. “questa sì che è una bella infilata si cosììì bravo“. la pompai con tutta la passione che ci potevo mettere, il suo corpo era tutto un fremito , sbatteva le mani dappertutto ”Sei stupenda zia stai godendo come una porca“. dopo un po’ mi disse “fermati non ce la faccio più, lasciami riprendere fiato“.
il cazzo stava bene in quel buco caldo; “gigi dimmi che sono porca lo voglio ancora nel culo“.
a malincuore sfilai il cazzo, si mise bene a pecorina e “metti la cappella nella figa e bagnala bene, così entra meglio nel culo e sento meno male ma non spingerlo tutto dentro subito entra poco alla volta“. feci come zia desiderava, puntai dentro solo la cappella, poi un po’ di più fino a quando disse “ adesso spingilo dentro con un colpo deciso”. fece un urletto “ti ho fatto male zia?“. Incominciai a pompare con più foga. si muoveva da gran maestra assecondando i miei movimenti “sono la tua troia sbattimi più forte che puoi, spaccami la figa godo, godoooo“
pompavo con tutte le mie forze, la tenevo stretta e spingevo come un dannato “ti piace ehh…puttana, sei una gran puttana, ti piace anche farti chiavare e allora prendi questi ultimi colpi“ ”siii sono la tua puttana ma tu sei un gran chiavatore, sei un porco chiavatore“.
Pompai fino a quando sentii la sborra salire velocemente, zia sentì il cazzo fremere ed urlò
“devi venirmi in faccia , così sarò davvero la tua troia“
uscii velocemente, lo prese in mano, me lo menò e dopo poche menate “vengoo zia, vengoo bevi tutto troionaa“ “siii così dai in faccia, sìì, è bellissimo vedere partire gli schizzi e sentirli arrivare in faccia“
nudi, stanchi morti ci accasciammo sul letto. quando mi svegliai, zia aveva una mano sul mio cazzo, cazzetto ormai striminzito e molle. le baciai le tette, le succhiai i capezzoli senza aprire gli occhi sorrise “come sei dolce gigi ti sono piaciuta così tanto?“. le baciai tutto il corpo scostò le cosce e le baciai la figa sorrideva felice “zia non potremmo farci una bella doccia?“. si mise su un gomito guardandomi da porca “e sotto la doccia cosa vorresti farmi?“. la baciai a lingua in bocca, cercò il cazzo, lo smanettò e reagì con una bella erezione “zia immagina di essere sotto la doccia e sentirti il cazzo entrare nel culetto o sentirti fare magari un bel ditalino” – “gigi mi fai venire voglia di provare, però devi farmi tutto quello che hai detto“. ci facemmo la doccia insieme. come le infilai il cazzo nel culetto si mise a 90, la pompai fino allo sfinimento e le riempii il culo di calda sborra. era sfinita, le infilai l’accappatoio, l’asciugai bene e poi stanchi ma soddisfatti ci addormentammo.

lo zio tornò dopo qualche giorno. zia, da grande attrice, disse allo zio che le era mancato. venne anche il giorno di tornare a casa. Mentre lo zio caricava la macchina zia mi baciò a lingua in bocca e mi disse: “ogni volta che vorrai scopare telefonarmi a questo numero, è quello di casa“
ho imparato a memoria quel numero di telefono…
 
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