Imagination - Free to change contest download sex hot Tube Divas anteprima cinema superenalotto estrazioni episodi Naruto

Il nettare di papà

« Older   Newer »
  Share  
One
view post Posted on 1/6/2010, 00:04     +1   -1




Con il passare del tempo divenni lo schiavetto di mio padre che mi usava a suo piacimento quando ne aveva voglia e a me, di certo, la cosa non dispiaceva. Lui ogni giorno si spingeva sempre oltre chiedendomi nuovi servizietti come bere la sua pipì o ingoiare la razione di sperma giornaliera. Mi diceva che con il suo nettare sarei cresciuto meglio e così, quotidianamente, si presentava da me per farmi bere la sua sborra calda che io adoravo. Qualche volta capitava che mia madre doveva trattenersi a lavoro fino a tardi e telefonava per chiedermi di cucinare. Mio padre adorava quel momento, lo stuzzicava vedermi ai fornelli magari indossando un perizoma e un grembiule. In quelle occassioni lui era infoiatissimo e mi prendeva da dietro schiaffandomelo subito nel culo senza neanche lubrificare il buchetto e sussurandomi parole come "Troietta di papà". Poi, mi appoggiava a gambe aperte sul tavolo della cucina e continuava a chiavarmi con forza. Io sentivo sbattere le sue palle sulle mie chiappe e affondare il suo grosso cazzo dentro di me in maniera sempre più veloce e concitata fino a quando non stava per esplodere. Adoravo quel suo essere maschio e porco allo stesso tempo. Prima di sborrare però lo tirava sempre fuori, prendeva un piatto e ci svuotava la sua crema calda. Quello sarebbe stato il condimento della pietanza che poco dopo avrei gustato. Non appena arrivava mia madre, infatti, io mi adoperavo a preparare i piatti e a metterli in tavola. Era bello gustare gli alimenti conditi della sborra di mio padre che si eccitava tantissimo nel vedermi mangiare il suo nettare in presenza di mia madre che era ignara di tutto. Mio padre, spesso, dalla tanta eccitazione, non riusciva nemmeno a prendere sonno e, di notte, dopo che mia madre si addormentava, veniva di nascosto nella mia stanza e me lo schiaffava dentro mentre dormivo. Io mi svegliavo di soprassalto con le mani di mio padre sulla bocca che me la chiudeva per non farmi gridare dal dolore e ansimare dal piacere. Io non appena mi rendevo conto di essere inculato dal mio toro da monta iniziavo a dilatare l'ano per accogliere tutta la sua verga dura e turgida che mi sfondava a colpi sempre più decisi fino a riempirmi il culetto di tanta sborra calda. Lui, dopo essere venuto, rimaneva con il cazzo dentro di me fino a quando non mi addormentavo e spesso quando vedeva che ero caduto tra le braccia di morfeo, riprendeva pian piano ad andare su e giù scopandomi nuovamente nella mia semincoscenza. Il mattino mi ritrovavo con il culo pieno di sborra e spesso non ricordavo nemmeno quante volte mio padre fosse venuto dentro di Adv
me. Rimembro però che provvedevo accuratamente a raccogliere quel nettare ancora caldo per poi berlo avidamente e spalmarlo sul mio corpo mentre mi tiravo una sega ripensando alla grandiosa chiavata della sera prima. Comunque, non avrei dovuto aspettare molto per ricevere la nuova dose di cazzo: mio padre infatti sembrava instancabile e continuamente voglioso e non appena si presentava l'occasione, approfittava del mio culetto glabro e sodo per riempirlo con la sua mazza. Ormai, dopo qualche anno, mi aveva praticamente scopato in ogni stanza della casa: sul divano, in bagno, in cucina, sul letto e persino in giardino. Ogni angolo della casa mi parlava di lui, mi ricordava le grandi chiavate fatte e nuovamente mi tornava la voglia del mio toro...
 
Top
0 replies since 1/6/2010, 00:04   217 views
  Share